LE SORELLE BRICIOLA

LE SORELLE BRICIOLA

Capita talvolta che arrivino Ospiti particolari o strani e i segnali di preavviso tendono ad annunciare l’originalità di chi pernotterà, segnali chiarissimi generalmente al momento della prenotazione telefonica e al 90% già si capisce che ci sarà da tribolare.

Dall’altra parte della cornetta c’è una voce femminile con un forte accento Pugliese, chiede una stanza doppia e annunciano che arriveranno lo stesso giorno dopo la mezzanotte, primo campanello d’allarme.

“Signora mi mandi la fotografia dei vostri documenti con un messaggio WhatsApp e io le mando il codice per aprire la porta della camera…..” non ha WhatsApp eppure la voce è giovane, secondo campanello.

Alle 22:30 chiama di nuovo e mi dice che hanno perso l’aereo e di cancellare quindi le 3 notti prenotate, terzo campanello.

La mattina seguente richiama e questa volta prenderanno un aereo che atterrerà a Malpensa alle 11:30, arrivano alle 13:00 e le sorelle si presentano con i documenti in mano ma nessuna valigia, nessun trolley, ciascuna porta una di quelle borse resistenti e sponsorizzate acquistabili alla cassa di un supermercato, da una delle borse spunta il tappo a vite una ricarica di bagno schiuma da almeno 2 litri, tra di loro parlano a bassa voce un dialetto stretto, incomprensibile.

La mattina seguente scendono per la colazione sul presto, ciascuna riempie il piatto con più fette di torta, biscotti, yogurt e frutta come se una volta sedute sarà impossibile staccarsi dalla sedia per riempire nuovamente il piatto, quarto campanello.

Bevono due cappuccini e chiedono se è possibile avere due sacchetti per mettere la colazione rimasta nel piatto e generalmente quando gli Ospiti mi fanno questa domanda mi piace mantenere lo standard di “carico” consegnando sacchetti dove ci starebbe la spesa per 4/6 persone.

Soddisfatte di tanto spazio disponibile, avvolgono torte e biscotti nei tovaglioli di carta e mettono tutto nel proprio sacchetto ma non soddisfatte prendono Nutella e marmellate del tavolo di fianco, sorrido e senza farmi vedere e sento suonare il quinto campanello.

Ma il bello deve ancora arrivare, mia madre mi chiama chiedendomi di salire nella loro camera, quello che c’era nelle due borse di tela è sparso sulla sedia, sull’appendiabiti, sul porta valigia, sulla scrivania ci sono 2 scatole vuote di pizza d’asporto, ma la cosa più incredibile è che la camera è cosparsa di briciole di pane e pizza e minuscoli pezzettini di carta, gli stessi che ti ritrovi nelle tasche dei pantaloni quando sono stati nella lavatrice…..OVUNQUE.

Nel bagno, nella doccia, sul lavandino, sui comodini, sulla sedia, sulle lenzuola fino ai piedi, sui cuscini, sulle applique, sotto il letto come se la camera non fosse ripulita e riordinata da settimane….ripuliamo da zero e cambiamo le lenzuola ma lo stesso scenario si ripresenta per le due mattine seguenti.

Maledetti campanelli !